11 maggio 2012

BY HAND 06 - TORINO



ARTI.SANI ha il piacere di invitarvi alla VI edizione del By Hand!
Ancora una volta il collettivo sarà presente a questo bellissimo evento con una mega formazione!
Un maxi stand dedicato all'auto-produzione moda di grande qualità.
Per l'occasione Arti.Sani porta con sè:

Atelier Carlotta Sadino - cappelli ed accessori realizzati a mano
Elena Massari - abiti sartoriali 
Giulia Boccafogli - gioielli in pelle
Fonetica - gioielli dal sapore vintage
La Zia Epi - abiti e accessori hand-made in Italy
The Velvet Room - lingerie hand-made in Italy


8 maggio 2012

I CONTI IN TASCA: HOBBISTI E PROFESSIONISTI

Dopo un lungo periodo di riflessioni riguardo all'argomento, e dopo aver ricevuto varie mail e messaggi relativi a questi argomenti da amici e followers, ho deciso di far con voi "un paio di conti" per capire insieme quali sono i costi che deve sostenere un artista, artigiano o designer che ha fatto dell'handmade la sua professione; quali, di conseguenza, saranno i ricavi medi di cui avrà bisogno per far crescere la sua attività e, di conseguenza, i piu' plausibili criteri di formazione prezzi per le sue creazioni.

Tutto ciò vorrei esaminarlo con voi anche in relazione alla posizione di chi fa handmade senza averne fatto una professione, ma ricavando un profitto ben superiore alla soglia entro la quale un'attività può essere considerata di natura sporadica ed hobbistica (ciò non riguarda ovviamente i veri hobbisti, persone di reale talento che creano per la gioia stessa di creare).

Iniziamo dalla cosa apparentemente più semplice: l'acquisto del materiale.

Per poter ottenere prezzi concorrenziali, l'unica alternativa è l'acquisto all'ingrosso. Questo pero' è connesso all'acquisto di grandi quantita' di materiale di cui spesso un crafter non ha bisogno nell'immediato, con il risultato di avere grossi esborsi di soldi non dilazionati nel tempo. 
Noi "piccoli", in sostanza,  dobbiamo sottostare a minimi d'ordine piuttosto elevati, poichè tarati sul budget di aziende, non di piccoli artigiani.
In caso contrario i prezzi di molti elementi finiscono con l'essere sostanzialmente identici a quelli al dettaglio. 

Una volta ricevuto il materiale, inizia il lavoro vero e proprio: ognuno attribuisce un costo al proprio tempo, non è cosa semplice ma bisogna in qualche modo quantificarne il valore, tarandosi magari su quelli che sono i minimi auspicabili della propria categoria di appartenenza. 

E' ovvio comunque che il tempo del lavoro, da che mondo è mondo, ha una "valuta" differente da quella del  tempo dedicato agli hobbies: in teoria, di un hobby ("attività praticata nel tempo libero per piacere, interesse e divertimento") si può fare a meno, mentre il lavoro ha uno scopo decisamente differente.

Abbiamo quindi già trovato due elementi che renderanno il prodotto realizzato dall'hobbista più economico rispetto al lavoro di un professionista:

- nessun minimo d'ordine da rispettare nei confronti dei fornitori, quindi possibilità di investire in modo più limitato e dilazionato;
- diversa attribuzione di valore al tempo impiegato nella produzione;


Una volta realizzato il prodotto che si desidera commerciare, è necessario utilizzare un canale di vendita: on line, diretta in fiere e mercati, all'ingrosso, anche compatibilmente con la propria partita iva ed i suoi ambiti.

Per la vendita online vi sono innumerevoli piattaforme; non tutte ovviamente sono allo stesso livello, c'è chi seleziona accuratamente, chi tira dentro di tutto pur di guadagnare; chi, come Etsy.com, è un vero "setaccio" poichè racchiude migliaia di shop tra i quali emergono davvero solo i migliori, i quali possono arrivare molto in alto guadagnando visibilità (da Etsy arrivano designer ora conosciutissimi, molti hanno firmato collezioni ad esempio per Anthropologie) e tutti gli altri si ritrovano in un gran calderone.
Per "i migliori" intendo non solo quelli con i prodotti più innovativi o più curati e professionali; ma anche quelli che hanno trovato dei sistemi ingegnosi per creare un'immagine di successo, catturando l'attenzione del pubblico (un'impresa degna del massimo rispetto e che personalmente ammiro moltissimo!)
Inutile dire che se le vendite su queste piattaforme non sono di natura sporadica, occorre mettersi in regola fiscalmente: ma da quel che mi risulta (e parlo con assoluta cognizione di causa) sono davvero poche le persone che lo fanno, specie nel nostro paese dove oggettivamente non ci sono grandi incentivi per le piccole attività.


In alternativa è possibile vendere i propri manufatti in fiere e mercatini appositi, con il pagamento di quote relativamente esigue. Anche qui spesso non vi è alcun controllo sulla posizione fiscale di chi effettua le vendite, benchè tengo a sottolineare che un hobbista "reale" normalmente non va incontro ad alcun problema.
Un discorso a parte riguarda le fiere campionarie, di alto livello, dove la tipologia di presenza ha altri fini e la vendita diretta non e' mai contemplata, ma questa è un'altra cosa. 

In aggiunta a quanto appena detto, vi consiglio di effettuare una ricerca tra le pagine di Facebook: troverete decine se non centinaia di pagine create per rivendere manufatti di ogni genere in quantità non risibili, venduti senza che chi li crei sia in regola fiscalmente.
Piattaforme come Flickr, che pure contano una quantità enorme di utenti, hanno preso provvedimenti già da molti anni. Qualunque sia l'opinone personale, non è possibile vendere alcunchè al di fuori degli spazi destinati a questo scopo, ed i regolamenti delle varie piattaforme solitamente contengono esplicitamente questa norma.

Vediamo ora questi stessi punti nell'ottica del professionista.

Vendita online: utilizzare una piattaforma di e-commerce valida, o farsi fare un proprio sito con e-commerce (mediamente sui 3000 €).
Vendita diretta: premesso che alle fiere di settore si va spesso più per prendere contatti con gli addetti ai lavori, a volte, negli eventi non ufficiali o nelle piccole fiere,  c'è la possibilità di vendere le proprie creazioni, rilasciando ovviamente regolare ricevuta fiscale o fattura. Ma se questo vi fa credere che tutti i partecipanti ad eventi presentati come "esclusivi" e professionali siano in regola fiscalmente, ahimè, devo deludervi.
Forse, in questo senso, basterebbe precludere agli hobbisti determinate manifestazioni e viceversa, giusto per consentire una concorrenza corretta e per iniziare ad educare le persone ad osservare questa differenza.
Costi delle fiere/eventi: nella maggior parte dei casi assolutamente INAFFRONTABILI per un piccolo "crafter", che, non perdiamo  mai di vista nel corso della nostra analisi questo punto fermo, ha risorse e potenzialità differenti da realtà aziendali, seppur piccine, decisamente piu' strutturate.
Vendita all'ingrosso: i prodotti che acquistate nei negozi hanno un logico ricarico che va dal doppio piu' iva in su, specie per il settore abbigliamento.
Questo significa che un prodotto acquistato da un commerciante a € 10 dal nostro piccolo designer/crafter professionista, verrà rivenduto, ad esempio con un ricarico del 140%, ad € 24.
Ricarico che il negoziante deve giustamente applicare per far fronte alle spese di gestione, sempre piu alte, del suo locale e per cercare di portarsi a casa il suo stipendio.



Ma cosa succede quindi se lo stesso artigiano deve rivendere lo stesso prodotto, mettiamo questo dal costo di ingrosso di 10 €, al privato ed al negoziante?
Potrà farlo pagare 10 € anche al privato?
La risposta è NO! Perchè il negoziante si troverebbe in seria difficoltà, smetterebbe di acquistare da quel fornitore.
Il prezzo al pubblico deve essere sostanzialmente uniformato e puo' tollerare solo piccole variazioni, in pratica non puo' accadere che un cliente acquisti in negozio a 40 e direttamente dall'artigiano a 20.
Chi decide di lavorare con i negozi, deve essere consapevole che questo non è ingiusto, ma è semplicemente professionale, è così che funziona.

Mediando tutti questi ricavi, il creativo riuscirà a mettersi in tasca un guadagno diciamo accettabile.


In tutti i tre casi, il nostro crafter professionista avrà emesso delle fatture o delle ricevute su cui poi dovrà pagare delle tasse: per sommi capi, INPS o altra forma di contribuzione a seconda della categoria, IRPEF, INAIL, e sicuramente molti dei miei colleghi avranno anche altro da aggiungere alla lista, anzi li invito a farlo.

E non è finita qui: benchè non strettamente indispensabile, se si desidera far crescere e promuovere la propria attività, oltre al sopracitato sito internet, servono collaboratori validi: servono grafici, fotografi, modelle, e quindi make-up artist, parrucchieri e quant'altro. Tutto questo ha dei costi, ed anche molto elevati! (è ovvio che sto parlando di studi SERI).
Idem se vi occorre un buon catalogo cartaceo.

Abbiamo quindi trovato altri due punti che vincolano un professionista nella determinazione dei prezzi.


- MOLTE piu' spese 

ma soprattutto


- ZERO TASSE e CONTRIBUTI.

Questo lungo vademecum ha un duplice scopo:
- quello di far capire al potenziale cliente quanti fattori ci siano dietro ad un prezzo attribuito ad una creazione handmade, oltre a quelli piu' palesi quali materiale e ore/lavoro e, quindi, di fornire uno strumento in piu' di valutazione (in sostanza dopo aver letto questo il motto "sai a chi vanno i tuoi soldi" dovrebbe diventare ancora piu' chiaro);
- quello di incoraggiare i veri crafter, ancora non in regola, a provare ad investire sul proprio sogno.

L'ultima osservazione vi sembrerà un contro senso. Probabilmente dopo aver letto tutto questo elenco di dati, elementi e fattori, vi sarà venuto bruciore allo stomaco, ma il punto è proprio questo. Per fare il salto di qualità, per consentire alla propria dimensione di "appassionato creativo a tempo perso" di entrare nel mondo dei professionisti, occorre mettersi in regola. La libertà di azione e il cambio di immagine che si ottengono sono tali da valere il salto.
E' chiaro che una decisione di questo tipo richiede tempo e le giuste valutazioni, ma noi vi possiamo garantire che è possibile farne un lavoro. Occorre talento, certo, quello vero; serve pazienza, voglia di lavorare, qualche sacrificio...ma la soddisfazione di vedere un sogno prender forma grazie alla forza del proprio ingegno creativo è una cosa incredibile.
Se alla domanda: - questo è proprio il mio sogno? E' la cosa che piu' di ogni altra vorrei fare per la maggior parte delle ore del giorno? - la risposta è doppiamente "SI'", allora forse è davvero il momento di pensare al salto di qualità.
E a tutti i designers preoccupati della "concorrenza" diciamo:il talento, il tempo e la costanza sono il miglior setaccio e la piu' forte selezione naturale.


Per questo motivo, e per una solida coerenza personale, arti.sani, valutati fattori legati a qualità e valore del prodotto,  decide di portare con sè solo crafters in regola fiscalmente. Perchè riteniamo che investire sui propri sogni sia indice di professionalità, affidabilità e profonda fiducia nel proprio sogno. In questo senso il nostro obiettivo è quello di diventare, piano piano, un punto di riferimento non solo per chi ha già iniziato il proprio percorso professionale, ma anche per tutti coloro che sono seriamente intenzionati a farlo. La strada è ancora lunga e ci stiamo lavorando, ma iniziare dalla divulgazione e dalla informazione sono un'ottimo modo per mettersi avanti!

Grazie di averci letto e se avete osservazioni o critiche da fare, commentate pure qui sotto! Saremo lieti di rispondervi.


Arti.Sani



22 gennaio 2012

LA NECESSITA' DI UNO SCENARIO PARALLELO PER L'UNIVERSO DELL'AUTO E MICRO PRODUZIONE

Dopo tanti anni all'interno di questo settore mi sento di poter affermare una cosa: l'auto produzione è e puo' essere una scelta. 
Questo periodo storico vede fiorire ogni giorno decine e decine di realtà connesse a questo mondo, il piu' delle volte, lasciatemelo dire, con risultati davvero discutibili.

E' bene che si fissino alcuni punti fondamentali:

  •  l'handmade design, nei suoi esempi di eccellenza, è a tutti gli effetti una professione;
  • qualsiasi tipo di forma artistica e creativa merita rispetto, ma è doveroso creare delle differenziazioni di livello;
  •  è fondamentale distinguere tra chi affronta questo mondo in modo "hobbystico" e chi invece ha deciso di investirci: non è possibile porre il frutto di questi due approcci sullo stesso piano (e non intendo rispetto al valore artistico...ma rispetto alle implicazioni commerciali);

Una volta verificata l'eccellenza globale del singolo progetto artistico, diventa chiaro come ciascuna di queste realtà si muova in modo del tutto anomalo rispetto al tradizionale fashion system. 
L'auto e la micro produzione moda, hanno dinamiche del tutto differenti dai brands, anche indipendenti, del settore e, di conseguenza, richiederebbero la strutturazione di un sistema e di una rete proprie, parallele a quella tradizionale.

Purtroppo questo è un processo lentissimo e difficilissimo perché molto spesso l'alternativa viene posta da chi si occupa di artigianato artistico che, mi sento di dirlo, è cosa differente.

19 gennaio 2012

IL MONDO GIRA VELOCE, E NOI VIAGGIAMO SLOW!

Non c'è che dire, ogni cosa sembra aver raggiunto ritmi davvero insostenibili. Le idee arrivano, si insinuano e dopo pochissimo tempo sono già vecchie, da riciclare. La cosa che mi spaventa è che questa assurda corsa al nuovo sta contagiando anche il nostro universo, quello delle micro e auto produzioni moda. E' davvero assurdo e un contro senso totale. Ci parlano di moda slow, loro, gli addetti ai lavori, e se dopo 3 mesi non te ne esci con qualche cosa di nuovo, sei destinato ad essere ripreso. 
Rinnovarsi è importante, vitale direi, ma che peccato depennare un'idea dopo soli pochi mesi, perché già "bruciata". I "new talents" blog e simili, sfornano ogni giorno nuovi consigli e segnalazioni, e noi, ovviamente li ringraziamo, perchè senza di loro le nostre piccole realtà avrebbero ancora meno possibilità di vetrina.


Ma possibile che in questo frenetico mondo di web diffusione non ci sia spazio per chi ama viaggiare con lentezza? E' così strano?


Arti.sani proverà a darsi un ritmo in questo senso. 


Ormai se ci seguite sapete che è nostra volontà presentare al pubblico realtà d'eccellenza legate alla micro e auto produzione moda italiana. Lo facciamo al momento in modo blando, ma vi garantisco che stiamo lavorando per crescere e per concretizzare ancora di piu' questo ideale.
Vi sarà d'aiuto sapere che tutti noi siamo parte di questo mondo. Non siamo pr, non siamo addetti stampa, non siamo promoter, giornalisti, cool hunter, talent scout, blogger: siamo handmade designer, principalmente, siamo artisti, artigiani, creativi... . 
Viviamo ogni tendenza esterna sulla nostra pelle, poiché è il nostro lavoro a risentirne. Siamo convinti che fare gruppo sia fondamentale, soprattutto di questi tempi, perché sappiamo in prima persona quanto sia complesso arrivare in determinati posti da soli. 
Questo non significa fare collettivo ad ogni costo. Significa farlo a fronte di scelte e selezioni precise e ben ponderate.


A partire da oggi cercheremo di affrontare settimanalmente temi legati a questo ambito, in modo critico e intelligente. Ci proveremo!


E presto avremo delle bellissime novità per voi tutti! Stiamo lavorando ad alcuni progetti davvero interessanti!


Stay Tuned!


arti.sani

15 novembre 2011

Arti.Sani al ByHand - Torino, 25/27 novembre 2011

Dal 25 al 27 novembre il collettivo arti.sani sarà ospite dell'evento “ByHand – abiti ed accessori a tiratura limitata”. L’evento si svolgerà come ogni anno a Torino, presso una nuova location: la prestigiosa cornice di Palazzo Saluzzo Paesana. A rappresentare il collettivo Arti.Sani i gioielli in pelle di Giulia Boccafogli, i romantici bijoux Le Chou Chou bijoux, la classe sartoriale di Pommes de Claire e gli abiti incantati della Zia Epi.
Vi aspettiamo!
 



 

7 settembre 2011

SO CRITICAL SO FASHION | Milano 23-25 settembre 2011


Arti.sani ha il piacere di invitarvi alla fiera-evento So Critical So Fashion, a Milano, durante la settimana della moda, dal 23 al 25 settembre, in via Piranesi n. 10.

Tre giorni di moda critica, indipendente e verde.
Protagoniste dell’evento saranno piccole imprese di qualità e attente all’ambiente, marchi giovani e indipendenti che scelgono una sartoria ricercata e ricca di tradizioni, progetti stilistici socialmente responsabili che propongono una moda sostenibile, senza però trascurare bellezza, qualità, innovazione e tendenze.


Arti.sani sposa infatti in toto la filosofia dell'evento che supporta: 

- Chi crede che un’altra moda sia possibile e che nel suo lavoro non ci sia bisogno di sfruttare altre persone e le risorse del Pianeta.
- Chi ha fatto della sua passione una professione e crede che l’artigianalità del processo sia tra i principali valori.
- Chi ha piacere di incontrare la persona che vestirà il suo vestito e dialogarci, perchè indossare un abito fa parte del processo creativo.

Per questa occasione arti.sani ha scelto di portare con sè, all'interno del suo stand, 5 realtà italiane, del tutto indipendenti, contraddistinte dall'alta qualità dei loro prodotti.

Nello specifico
- Giulia Boccafogli - gioielli
- Pommes de Claire di Chiara Salvioli - abiti sartoriali
- Forme di Lauro Melotti - borse
- Ida Callegaro fashion jewelry - gioielli
- Sel-dì di Daniela Sellone - t-shirts e abiti

Sel-dì

Sel-dì

Ida Callegaro



Ida Callegaro

Forme

Forme

Pommes De Claire

Pommes De Claire

Giulia Boccafogli

Giulia Boccafogli





Vi aspettiamo!


3 giugno 2011

ARTI.SANI ospite al Fashion Camp, Milano 10/11 giugno 2011

Nelle giornate 10 ed 11 giugno 2011 il collettivo Arti.Sani sarà ospite nell'area Temporary Shop del Fashion Camp, che si terrà a Milano presso lo Spazio A – ex Ansaldo, Via Tortona 54.

L'autoproduzione, l'unicità, l'alta qualità e l'originalità di ogni creazione sono le prerogative principali perseguite dal gruppo Arti.Sani.

Attraverso il web, l’organizzazione e la partecipazione ad eventi di settore, Arti.Sani mira a presentare al pubblico il lavoro di questi singoli artisti, attraverso un’armonizzazione unica dell’expo, facendo così interagire tra di loro le singole proposte. In questo modo lo spettatore e potenziale cliente ha la possibilità di entrare a pieno nel mondo della moda indipendente e autoprodotta, comprendendone approfonditamente le dinamiche del tutto uniche. Arti.sani diventa così una sorta di bollino di qualità relativamente agli artisti che porta con sé.

Al FashionCamp Arti.sani presenterà i bijoux di Le Chou Chou bijoux, gli abiti sartoriali di Pommes De Claire e i gioielli in pelle di Giulia Boccafogli.

 








12 novembre 2010

NATURALMENTE DESIGN

Sabato 13 novembre, dalle ore 18.00 alle 21.00, la boutique Matta e Goldoni ospiterà il primo degli eventi in collaborazione con il gruppo ARTI.SANI:


NATURALMENTE DESIGN
arredi, immagini, accessori




Arti di

Enrico Tonelli
www.bolognadesign.it

Elena Carloni
fonetica

Aba Repossi